mercoledì 17 febbraio 2016

#Review: BETTER CALL SAUL 2x01 "Switch" SPOLIER!



Lo aspettavo come mai avevo aspettato una serie TV, ma finalmente dopo una attesa infinita: BETTER CALL SAUL E' TORNATO.



La puntata inizia così come era iniziata la prima stagione: in bianco e nero con Saul che è impegnato a lavorare, sotto falsa identità, in una pasticceria.
E vediamo il nostro Saul che rimane chiuso tra due porte, una delle quali è un'uscita di emergenza che se aperta lancia un'allarme alla polizia.
Saul tentato di aprire la porta alla fine preferisce attendere delle ore che qualcuno lo salvi, pauroso del fatto che se dovesse aprire quella porta, e dovesse arrivare la polizia, essi possano riconoscerlo e ricondurlo ai misfatti del suo ex assistito Walter White.
E allora vediamo Saul seduto per terra che attende il suo salvatore, che arriverà, e successivamente nell'inquadratura che segue troviamo il muro contro il quale il nostro avvocato di fiducia era seduto, imbrattato dalla scritta "SG was here"---> Saul Goodman è stato qui.




Parte la sigla e torniamo a James McGill.
Lo avevamo lasciato a bordo della sua auto, mentre abbandonava quella che sarebbe potuta essere una grande opportunità di lavoro, in un illustre studio legale, che dialogava con Mike circa la cosa giusta, sul perché avessero abbandonato quel 1,6 milioni di dollari ecc, e che sfrecciava via sulle note di Smoke on the Water dei Deep Purple.
Tutti lì hanno pensato, me incluso che fosse nato Saul Goodman. A quanto sembra di capire dalla puntata invece no, evidentemente servirà altro tempo.
Infatti Saul sembra voler abbandonare la vita dell'avvocato e dedicarsi alla vita dell'ozio in piscina.
Ma dopo una serata passata in un bar con Kim a prendersi gioco di un avvocato, nostra vecchia conoscenza, decide di tornare sui suoi passi.

Non mi soffermerò molto sulla scena del bar, sottolineo due chiari riferimenti a Breaking Bad: quello dell'avvocato l'ho detto; l'avvocato che viene raggirato da James e Kim è lo stesso al quale nella prima stagione di Breaking Bad nella puntata "Cancer Man" Walter incendia l'auto; e nella stessa scena vediamo Kim, James e il nostro amico sorseggiare un costosissimo liquore, il Zefiro Anejo, lo stesso offerto da Gus Fring al capo del cartello nella quarta stagione nell'episodio "Salud". 

Alla fine grazie all'intervento di Kim, il nostro "Viktor with the K" aka James McGill aka Saul Goodman torna alla sua professione di avvocato accettando la proposta del famoso studio legale.
Ma come? Quindi tutto il discorso con Mike e sul fatto che fosse cambiato e del fatto che la coscienza non lo avrebbe fermato un altra volta va a farsi benedire?

No, la situazione con Marco ha lasciato dei postumi, e il cambiamento in James resta.
La scena nel suo ufficio ha un valore simbolico fortissimo: spegne quel pulsante che non andrebbe mai spento per il puro piacere di contraddire le regole.
Un cambiamento c'è stato, Saul Goodman sta nascendo, non nasce di botto, ma poco a poco.

Ah quasi dimenticavo, breve intervento di Mike che interrompe il suo lavoro con Pryce, che si interroga su quale sia la necessita di avere un guardaspalle costoso come Mike?
La risposta se la troverà presto con la sua casa messa a soqquadro e rapinata.
Bene arriviamo alle mie conclusioni su questo primo episodio di stagione.


Non succede tantissimo, ma secondo me questa puntata serve per riassestare lo spettatore e farlo rientrare nei macchinosi meccanismi di questa serie.
Lo spettatore, dopo una puntata del genere, ritorna a inquadrare quelle che sono le condizioni dei personaggi e soprattutto quella che è la condizione psicologica dei personaggi, condizione psicologica che voglio ricordare essere fondamentale con Gilligan.
Insomma questa puntata fa da tres d'union con il season finale della prima stagione e che comunque porta leggermente avanti la trama.
Nonostante la trama si sia mossa poco, i 45 minuti scorrono davvero velocemente questo perché i personaggi sono scritti talmente bene che anche le scene meno spettacolari riescono ad incalzarti e tenerti incollato allo schermo.

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