giovedì 29 ottobre 2015

Review: Fargo 2x03 “The Myth of Sisyphus”.




Applausi a scena aperta per Noah Hawley, sceneggiatore della serie.
Oggi ci regala una puntata sensazionale ricchissima di tensione e di intrecci. La trama continua a procedere su tre livelli. Le avventure dei Gerhardt, della coppia Peggy ed Ed e dei due poliziotti Lou Solverson e Hank Larsson.
Ancora una prestazione degna di nota inoltre da parte Bokeem Woddbine (Mike Milligan).
La puntata di oggi si concentra maggiormente su Lou Solverson e le sue indagini. Questo è un personaggio che continua ad intrigarmi sempre di più, è un poliziotto davvero in gamba, così come lo sarà sua figlia Molly. Non si ferma davanti a niente e a nessuno, come testimoniano le due splendide scene che hanno lui come protagonista, prima accerchiato dai Gerhardt poi da Mike Milligan e i suoi due scagnozzi. 
Il finale  è davvero angosciante con la scena in cui Skip Sprang viene asfaltato sotto terra da Dodd Gerhardt. 


Inoltre continua il mistero riguardo agli alieni.
Nella scena in cui Lou parla con un anziano, che appunto fa riferimenti a strane luci gialle che appaiono nel cielo di notte, il mistero si infittisce . Prosegue dunque questo enigma e sono sempre più convinto che si stia parlando di alieni. In merito mi aspetto qualche colpo di scena che capovolga tutto.
Inoltre un appunto sulla colonna sonora anche qui splendida che riesce davvero, insieme ad ambiente, e vestiti e oggetti di scena a calarci in quel tipo di ambientazione, fine anni 70.
Che dire ancora una volta gli sceneggiatori stanno confezionando un capolavoro.
Credo di aver già detto come sarà davvero ardua l’impresa di raggiungere i fasti della prima stagione, questo per un motivo, ho letteralmente amato i personaggi di Lester Nygaard, in cui rivedo molto Peggy, e Lorne Malvo, in cui ovviamente non rivedo nessuno.
Malvo incarnava davvero il Satanas ex machina. Qui non vedo un personaggio tanto pompato, ma forse è un bene, perché davvero tutti mi sembrano più vicini alla realtà.

Un personaggio come Malvo sembra per certi tratti per sino troppo surreale, qui con questi personaggi gli sceneggiatori riescono in pieno a trasmettere la drammaticità della vita umana.
Personaggi come Floyd, Ed, Peggy, Dodd, Mike Milligan e lo stesso Lou sono personaggi assolutamente più comuni, ma sicuramente molto apprezzabili perché estremamente caratterizzati.
Probabilmente la prima cosa che vedo in un film o in un telefilm è la caratterizzazione dei personaggi.
Ecco perché inoltre ho tanto amato Lester Nygaard, un personaggio caratterizzato in modo impeccabile e che inoltre ha un dinamismo e un cambiamento eccezionale.
Beh che altro dire, Fargo mi sta tenendo ancora una volta incollato allo schermo e continuerà a farlo ne sono sicuro.
Non mi resta altro che salutarvi, invitarvi a commentare e scusarmi se non è ancora uscita la recensione delle 9x06 di Big Bang Theory, ma arriverà in poco tempo.
A presto, stay tuned!




domenica 25 ottobre 2015

Review: The Big Bang Theory 9x01-02-03 The Matrimonial Momentum; The Separation Oscillation; The Bachelor Party Corrosion.



 

Ben ritrovati lettori del blog. Ho già recensito gli episodi 4 e 5 della nona stagione di Big Bang Theory, essendo i più recenti, però mi sembra giusto recensire anche i primi 3.
Allora facciamo un piccolo passo indietro su quella che è stata l’ottava stagione.
Penny e Leonard sono sul punto di sposarsi, a Las Vegas e Amy ha scaricato Sheldon.
E’ da qui che riparte la Nona. Penny e Leonard si sono sposati, e neanche il tempo di pronunciare il fatidico sì e ci sono già i primi problemi.
Leonard aveva confessato a Penny che precedentemente aveva baciato una ragazza, mentre era già fidanzato con Penny. Ciò che Lenny non aveva confessato è che però lei lavora ancora con lui.
Quindi la prima notte di nozze Leonard la passa con…. Sheldon.
Sheldon che è stato lasciato definitivamente da Amy per via delle continue pressioni di Shedon.
Alla fine della puntata abbiamo Sheldon e Leonard soli in casa che si ritrovano a parlar male delle donne.
Nel secondo episodio la situazione tra Penny e Leonard sembra complicarsi, entrambi infatti cercano di sabotare la loro relazione perché entrambi non si sentono all’altezza del loro partner.                                                            
I due in fine si confideranno le loro paure e le supereranno, direi definitivamente.
Sheldon nel frattempo continua a comportarsi in modo immaturo, cercando di far arrabbiare Amy registrando una puntata di “Divertiamoci con le bandiere” dove insulterà la sua ex.    



Nel terzo episodio i ragazzi partono per il Messico per celebrare l’addio al celibato di Leonard.
Sheldon restio viene convinto dal fatto che trascorreranno il loro tempo nella casa dello scienziato Richard Feynman e inoltre viaggeranno proprio sul suo camper.
Il viaggio verrà interrotto a causa di una ruota bucata. Intanto Amy convince Penny ad avvisare la sua famiglia che si è sposato, Penny fa altrettanto obbligando Amy ad avvisare sua madre che ha rotto con Sheldon.


                   

Veniamo alle MIE considerazioni. Leggendo quanto scritto sopra la rottura con il passato è evidente. Tanto che se uno non avesse mai visto lo show, e leggesse queste recensione penserebbe a Big Bang Theory come un sitcom normale e classica, stile Friends e How I met your mother, ovvero tutte le trame ruotano attorno alle storie di amore dei protagonisti.
Sì perché è questo che BBT sta diventando, ha perso i suoi elementi di novità.
Ripeto la serie secondo me si regge su Sheldon e Amy. Credi che Sheldon, che regala sempre momenti esilaranti, basti pensare alla scena in cui canta vicino al camper, e Amy d’altro canto è l’unica che può dare scossoni alla trama.
Credo che Lorre abbia fatto questa genere di scelta per non rendere ripetitiva la serie.
Credo come ho detto che il personaggio di Amy al momento sia il più interessante e speriamo che non diventi banale, e marginale. Marginale come lo sono diventati Howard, Raj e Bernadette.
Che dire, vi invito a leggere le review degli episodi 4 e 5 e commentare facendomi sapere, inoltre vi invito a seguire il blog, perché martedì arriverà sicuramente la recensione del sesto episodio.
Stay tuned






venerdì 23 ottobre 2015

#ILVIAGGIODI… Il viaggio di Lester Nygaard.







Salve a tutti lettori del blog, ho da poco recensito i primi due episodi di Fargo Seconda Stagione. Come avrete capito questa è una serie che mi sta molto a cuore.
Sicuramente sulla seconda ci sono delle aspettative, ma esse sono fondate sulla base del lavoro svolto da sceneggiatori, produttori, regia nel corso della prima stagione.
La prima stagione di Fargo è stata semplicemente una delle mie esperienze televisive più coinvolgenti.
La funzione di questo articolo non è quella di recensire la prima stagione di Fargo, quello verrà in seguito, ma quella di analizzare una delle figure che più mi sono piaciute in una serie TV, quella di Lester Nygaard.
Personaggio interpretato in modo perfetto da Martin Freeman, Bilbo Baggins nella trilogia de Lo Hobbit e John Watson in Sherlock.
Martin Freeman è perfetto, così come lo è stato ne Lo Hobbit, nel calarsi in un personaggio insicuro e timido, in un primo momento, e sicuro e audace, in un secondo.






La figura di Lester ci viene presentata con quel dialogo a colazione con la moglie in cui lei sostiene di aver sposato il Nygaard sbagliato.
Infatti Lester è un misero venditore di assicurazioni, poco brillante e di poco successo, a contrario del fratello uomo di grande successo.
A screditare ulteriormente la figura di Lester la scena con Sam Hess, bullo del liceo che picchiava Lester e che continua ancora a farlo. Davanti ai figli per giunta.
Dopo che Lester si rompe il naso e va in ospedale, assistiamo ad una delle scene più belle di sempre in un telefilm. Il dialogo con Lorne Malvo.
Quel dialogo comporta una rottura in Lester, che non ha effetti immediati, ma le parole che Malvo gli dice sono dei semi che poi germogliano con la scena della lavatrice.
La scena della lavatrice, Lester per l’ennesima volta umiliato dalla moglie esige che ella gli chieda scusa, impugnando un martello, e colpendola ripetutamente alla sua ultima provocazione. 

La scena dei fiotti di sangue che schizzano sul poster “what if you’re right and they’re wrong?” è indubbiamente un’ennesima perla di questa serie.  

Qui Lester cambia. Chiama immediatamente Malvo, disperato. In quel momento arriva a casa un poliziotto, che verrà ucciso freddamente da Lorne Malvo.
Da lì in poi Lester avrà un evoluzione simile se non addirittura più profonda di Walter White, ma questo è un parallelismo che affronteremo più avanti.
Lester diventa immediatamente furbo, cattivo,arrogante, sicuro di sé, sfrontato, il suo istinto per la sopravvivenza e per la sopravvivenza in libertà crescerà ad dismisura. 

Significative sono alcune scene.
Quando Lester viene rapito dai due Gangster, dove con l’ingegno riesce a liberarsi dei due che lo volevano seppellire nella neve, riesce a farsi condurre in centrale per scappare dai due gangster.
Importante, molto la scena con la moglie di Hess, defunto. Lester finisce a letto con l’ex moglie dell’uomo che gli ha reso la vita un inferno. Il quadro che cade ha un valore simbolico molto importante, lui che non solo si è liberato di Hess ma che ha preso anche la posizione di dominio.
Una delle scene che reputo più significative è quella in cui Lester riesce ad incastrare il fratello come assassino della moglie, mettendo una pistola nello zaino di suo nipote e delle mutande con la foto della moglie nell’armadio delle armi del fratello.
Lester diventa un’altra persona, apre una sua azienda assicurativa, diventa venditore dell’anno venendo premiato, ed è sul punto di sposarsi.
Ma dove verrà premiato Lester rincontrerà Malvo, e la scena nell’ascensore mi ha fatto venire davvero i brividi. Con Lester che insiste cercando risposte da un uomo col quale non può competere, affrontandolo e colpendolo col suo premio.
Qui Lester scappa.
La scena nella compagnia assicurativa dove manda avanti la sua compagna temendo ci fosse Malvo a tentargli un agguato, come in effetti sarà mostra ancora una volta quanto egli sia diventato spregevole ed egoista.
Infine Lester si salverà dagli attacchi di Malvo. Quando credeva di averla scampata, la polizia ascolterà alcune cassette di Malvo, registrate e avrà le prove per incastrarlo.
Allora Lester fuggendo da essi sui ghiaccia instabili, cadrà e morirà miseramente.
                                

Come abbiamo visto, allora, anche Lester è impregnato dal senso di cambiamento. Questa metamorfosi dei personaggi per la quale impazzisco contamina anche il nostro Nygaard. Devo dire che quella di Lester è una figura che mi ha coinvolto moltissimo, pochi personaggi sono stati caratterizzati meglio di lui. Un personaggio così debole e insicuro che riuscirà ad avere la meglio sul quel Satanas ex machina di Malvo in quanto ad astuzia e malvagità.
Beh spero di avervi anche in minima parte interessati, l’argomento Fargo non lo abbandonerò, assolutamente, anzi sono in arrivo nuovi articoli sulla prima stagione.
Se avete richieste siete pregati di farmelo sapere in un commento, grazie per l’attenzione alla prossima.




giovedì 22 ottobre 2015

#SaiChe?! 11 COSE CHE NON SAI SU HOW I MET YOUR MOTHER:


Innanzi tutto, per i pochi che non lo sapessero: How i met your mother è una sitcom creata da Craig Thomas e Carter Bays, in onda dal 2005 al 2013, conta 9 stagioni e un totale di 208 episodi.
La serie racconta le vicende dei 5 protagonisti Ted, Robin, Marshall, Lily e Berney.
La serie prende la scena nel 2030 dove l’architetto Ted Mosby racconta ai suoi due figli seduti sul divano come ha conosciuto la loro mamma.

Ora andiamo con le curiosità:

1. Le scene in cui vediamo i due figli di Ted seduti sul divano, sono state registrate tutte nella prima stagione, dato che altrimenti essi sarebbero cresciuti;




2 Il finale era già pronto alla fine della prima stagione nel caso la serie non avesse avuto successo;3. Il personaggio di Barney compare solo 12 volte, su un totale di 208 puntate, senza il completo;4. Quando a Barney viene chiesto qual è il suo lavoro, egli risponde sempre “please…” acronimo di “Providing  Legal Exculpation And Sign Everything”; insomma lui fa da prestanome per delle società;
5. In
 9 stagioni Ted ha avuto ben 29 ragazze. Stando alle preferenze del pubblico, la migliore è stata Victoria, la peggiore Zoey;
6. Cobie Smulder (Robin) e Allison Hannigan (Lily) sono state in cinta nello stesso periodo, ma i loro personaggi non lo erano e hanno quindi tentato di mascherarlo con abiti, borse e trucco;
7. Nella terza stagione la serie ebbe un drastico calo di ascolti, la presenza di Britney Spears in un episodio fece riconfermare la serie per una quarta stagione;
8. L’attrice che interpreta Robin viene effettivamente dal Canada, più precisamente da Vancouver;
9. I reali compagni di Neil Patrick Harris (Barney), Cobie Smulder e Allison Hannigan hanno avuto ruoli secondari all’interno della serie: in particolare il marito di Neil Partick Harris interpreta Scooter, compagno di liceo di Lily, il marito di Cobie Smulder interpreta uno dei colleghi di Barney e Marshall, il marito di Allison Hannigan interpreta il co-presentatore di Robin al notiziario Metro News One;                            

10. Un uomo ha convinto i produttori ad inserire la sua vera proposta di matrimonio nella serie, di cui è un grande fan;

11.
Barney indossa la cravatta con le paperelle per 11 episodi.









mercoledì 21 ottobre 2015

#Review: Fargo 2x02 "Before of the law"


Questo secondo episodio di Fargo ci permette di conoscere meglio i personaggi e gli scenari alle spalle di essi.
L’episodio si apre all’interno della casa dei
Gerhardt. All’interno della famiglia è in corso una sorta di guerra civile tra Floyd, moglie del marito a capo dell’impresa orami non più in grado di gestire l’organizzazione malavitosa per via dell’ictus, e il figlio maggiore Dodd.
La famiglia viene incontrata da Joe Bulo, Mike Milligan e soci, essi vogliono prendere il controllo dell’organizzazione di famiglia per espandere i domini della mafia di Kansas City.
Floyd sarebbe disposta ad accettare l’offerta di acquisizione per dare respiro alle casse della famiglia e anche per evitare una guerra.
Dodd non accetta che a capo ci debba essere sua madre, quindi è alla ricerca di Rye, in modo da convincere il fratello più giovane a scegliere lui come capo dell’organizzazione.
Rye però come sappiamo è già defunto.
Intanto Peggy ed Ed vogliono continuare le loro vite come se nulla fosse successo.
Ed, che lavora in una macelleria arriva per sino a macellare il cadavere di Rye per facilitare l’occultamento.
La scena che più mi ha coinvolto è quella al posto di blocco dove Mike Milligan la sua gang vengono fermati dall'agente Larsson, scena che mi ha ricordato il posto di blocco dell'agente Gus Grimly con Lorne Malvo. Quella volta finì diversamente. Forse Gus era meno tagliato per il ruolo di agente rispetto all'agente Larsson, sicuramente un personaggio come Malvo non nasce due volte nella stessa serie. Ma sicuramente quella è una scena ricca di patos, ho più volte temuto per l'agente Larsson.



Assolutamente enigmatica è la scena finale.
Quella voce fuori campo finale sembra lasciare intendere l’esistenza di forme di vita estranee alleterra, così come si era pensato osservando quei raggi verdi che aveva visto Rye nella prima punta.
La punta chiude così dunque, e qui anche la nostra recensione, credo che questa serie e questo enigma promettamolto bene, non ci resta che andare avanti e lasciare che questa serie continui a coinvolgerci.


A breve pubblicherò un post sulla prima serie di Fargo per completare l’argomento. A presto.





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Review: FARGO 2x01 (Waiting for Dutch)


Fargo è tornato. Fare meglio della prima stagione sarà sicuramente difficile, ma la premiere ci lascia ben sperare. Infatti questo primo episodio ci mette davanti sicuramente ad un prodotto di alto livello.
L’ambientazione non ci è nuova, la conosciamo bene, è la stessa del film dei fratelli Coen e della prima stagione. Si torna indietro di qualche anno, dove il padre dell’agente Molly, personaggio della prima stagione, è alle prese con l’incidente di Sioux Falls, storia realmente accaduta.
Sulla scena subito la famiglia malavitosa dei
Gerhardt, il cui boss ha un ictus lasciando a capo la moglie Floyd. Nel frattempo il loro più giovane figlio, Rye cerca di ottenere l’approvazione della famiglia con un tentativo di estorsione ai danni di un giudice. Questo tentativo di estorsione finisce male:
3 omicidi. Il giudice, che aveva provato a scacciare Rye con un repellente, il cuoco e la cameriera del bar dove è accaduto il misfatto.
Uscito dal locale Rye viene investito, accidentalmente, da Peggy Blomquist
, che occulta il corpo dell’uomo poi ucciso dall’impacciato fidanzato Ed interpretato da Jesse Plemons (Todd di Breaking Bad).
Sulla scena del crimine arriva l’agente Lou Solverson, padre di Molly Solverson, e Hank Larsson, suocero di Lou.
La scena clou sicuramente è quella all’interno del locale dove Rye uccide il giudice, il cuoco e la cameriera. Questa è una scena carica di tensione, interrotta dallo sbalzo di Rye, nervosissimo, sorpreso dalla cameriera. E’ una scena tragi-comica, è una scena di Fargo, ricca di questi momenti.
Che altro dire? Sicuramente è una premiere che arricchisce questa serie di aspettative.
Chiudo con un quesito a voi. Cos’erano quei raggi verdi che distraggono Rye fuori dal locale? Forse gli alieni?
Io vi saluto e vi aspetto al prossimo episodio di Fargo.












martedì 20 ottobre 2015

Review: The Big Bang Theory 9x05 (The Perspiration Implementation)




Salve a tutti lettori. E’ da poche ore stata rilasciata la quinta puntata della nona serie di Big Bang Theory.
Questa quinta puntata è stata l’ennesima che testimonia il cambiamento, della sitcom, con il passato. Quello che qui vediamo è uno Sheldon sempre più incline ai sentimenti. Il suo amore per Amy è vero ed implacabile. Bisogna dire però che spunti legati all’ambiente nerd rimangano come gli accenni a Game of Thornes, Pokemon, Star Wars ecc.
Sicuramente l’evoluzione della sitcom continua e, devo dire, il livello dei singoli episodi cresce puntata per puntata. Quella che prendo oggi in esame è infatti una puntata di ottimo livello.
Una puntata in cui anche Raj e Howard hanno avuto il loro spazio.
E’ sempre più evidente come la centralità delle puntate si focalizzi sempre più su Sheldon e Amy.
Qui i due cercano di sostituire il loro ex partner, con tentativi maldestri da parte di Sheldon e con una insicurezza nell’intraprendere una nuova storia da parte di Amy.
Molto bella la parte finale con il monologo sul pianerottolo dove assistiamo a quello che è, secondo me, il preludio della loro riunione.
I due sono fatti per stare insieme e soffrono troppo lontani l'uno dall’altra.
Nel complesso valuto questa come una buona puntata, le risate ci sono, in una quantità nettamente inferiore a quelle delle prime 4-5 stagioni, ma ci sono.
Vedremo cosa riuscirà ad inventarsi Lorre, che certamente non è uno sprovveduto.
Soffermandoci, in chiusura, sulle prestazioni dei singoli attori, segnalo una prestazione di davvero alto livello da parte di Kevin Sussman, che interpreta Stuart Bloom, che con una serie di espressioni facciali nel dialogo con Penny, Amy e Bernie, riesce ad essere molto convincente e divertente, dando come al solito al suo personaggio una fortissima caratterizzazione.
Spero di non avervi annoiato troppo e ci vediamo domani con la recensione di Fargo 2x01-02


LE METAMORFOSI DI GILLIGAN


 “La chimica è, tecnicamente... la
 chimica è lo studio delle sostanze, ma io preferisco vederla come lo studio dei cambiamenti. Ad esempio, pensate a questo: elettroni, loro cambiano i loro livelli di energia; molecole... le molecole cambiano i loro legami; elementi... si combinano e cambiano in composti. Be', questa... questa è la vita, giusto? Cioè è solo... è la costante, è il ciclo: creazione e dissoluzione, poi di nuovo creazione poi ancora dissoluzione, è crescita poi decadimento, poi trasformazione! Ed è affascinante, davvero!”
Ecco, grazie Walt. Con queste poche parole, ma sicuramente ricche di significato, veniamo introdotti in quello che è il mondo di Albuquerque, New Mexico. 
In questo magnifico mondo dove ci accompagneranno i due protagonisti Walter White e Jimmy McGill.
Appunto il concetto di trasformazione sarà il collante di tutte le 5 stagioni di BrBa e a fin qui unica stagione di Better Call Saul. Sì trasformazione e cambiamento: trasformazione da Walter White, sfigatello professore di chimica a Heisenberg geniale e sicuro di sé imperatore della droga; e trasformazione è il tema principale di Better Call Saul dove osserviamo il cambiamento di McGill, avvocato che cerca di giocare anche secondo le regole a Saul Goodman, avvocato dei criminali coi quali collabora e dai quali ha una quota dei loro sporchi guadagni.
Ed è affascinante, davvero.
Dunque potremmo vedere le due serie come un’analisi psicologica kafkiana: in Breaking Bad il padre di famiglia e prof di chimica Walter White che combatte con l’altro sé stesso, Heisenberg, che alla fine prende il sopravvento mutando e influenzando non solo i suoi comportamenti, ma anche quelli di chi gli sta intorno.
Di Jimmy McGill sappiamo ancora poco, ma sappiamo che ad un certo punto qualcosa si rompe, Saul Goodman prende il sopravvento e questo lo capiamo con la splendida scena del dialogo col “casellante” Mike e della sua macchina che si allontana dal passaggio a livello sulle note di Smoke on the Water dei Deep Purple.


Ora c’è sicuramente curiosità per capire come la trasformazione di McGill continuerà e come Saul proseguirà la sua mutazione negli avvenimenti post Breaking Bad.
Ma questo lo potremo scoprire solo nel Febbraio del 2016 quando quel genio di Gilligan darà alla luce la seconda stagione di Better Call Saul
In chiusura, vorrei ricordare l’ultimo cambiamento, ammettiamolo, queste due serie hanno suscitato un cambiamento profondo nei nostri animi. Sicuramente Breaking Bad non è una semplice serie tv. E’ un’esperienza di vita. Parlando a titolo personale, le vicende di Walt e company le ho proprio vissute, sono esperienze che mi hanno cambiato, mi hanno fatto maturare e conoscere un mondo scuro come quello della droga con una serie che non fa altro che riempirti di pugni nello stomaco. Questi pugni hanno suscitato in me un cambiamento, l’ultimo di tanti che Gilligan con le sue storie ha realizzato.

#Review: The Big Bang Theory 9x04 (The 2003 approximation)


Leonard e Penny ormai sposati decidono di andare a vivere insieme. Questo evento suscita in Sheldon una sindrome di abbandono. Il nostro caro fisico teorico, non è più in grado di vivere da solo. La mutazione in lui è ormai avvenuta. Penny, Leonard e Amy hanno fatto conoscere a Sheldon le emozioni, ed egli non riesce a controllarle.
Probabilmente nelle precedenti stagioni avremmo potuto immaginare Sheldon in ogni veste, e avrebbe potuto suscitarci qualsiasi sentimento, ma mai la tenerezza.
Quello che qui vediamo è uno Sheldon che fatica a staccarsi dalle persone che lo hanno reso un “bambino vero” e il fatto di averle perse tutte e tre all’improvviso non fa altro che devastare le emozioni del povero Shally.
Alla fine i due novelli sposi, scendono a un compromesso con Sheldon.
Come spesso sta capitando nella nuova stagione di Big Bang Theory la puntata è divisa in due. Corre su due diverse trame. Così anche qui. Una legata come abbiamo visto a Sheldon, Leonard e Penny l’altra a Raj e Howard che devo dire, purtroppo, diventano sempre più marginali. Qui però ottengono finalmente un po’ più di spazio per tornare a fare le loro esilaranti idiozie.
Infatti la coppia Wolowitz-
Koothrappali è stato sicuramente sin dalla prima stagione una delle più riuscite sul panorama delle sit-com. In questo episodio c’è una nuova “impresa” a cui i due collaborano. La creazione di una canzone che ha come protagonisti Thor e Indiana Jones. La ragazza di Raj, prova il suo disappunto per questa canzone, ma Raj non molla e vediamo con quel lungo abbraccio, con l’amico Howard, quanto essi siano amici.
A mio modo di vedere dei primi quattro episodi usciti finora questo è il più riuscito.
E’ comunque evidente che una spaccatura forte con le altre stagioni c’è stato. La rottura con le prime si era già assaporato dalla settima e ottava, ma qui c’è un quasi definitivo abbandono verso gli elementi di novità che avevano contraddistinto questa serie. I temi scientifici e da nerd lasciano lo spazio ai sentimenti. Molti non accettano questo tipo di cambiamento, ma probabilmente è l’unica cosa necessaria per non rendere la serie ridondante, ed è probabilmente l’ultimo passo verso la fine con la definitiva mutazione dei personaggi. Personaggi che sono sicuramente dinamici e maturano nel corso delle stagioni, Howard è stato il primo a compiere questa mutazione, ora tocca a Sheldon in particolare.
Nel complesso credo che Lorre abbia voluto fare questo stravolgimento per non far cadere la serie nella ripetitività. Ora Big Bang Theory è diventata una sitcom normale, non è più la novità e ci mancherebbe sono passati NOVE anni, e non è una brutta sitcom come molti vogliono far intendere. Credo che comunque sia ora di condurla verso l’epilogo.