giovedì 31 dicembre 2015

CONCLUSIONI DI FINE ANNO: GLI EMMY DI TV SERIES CORNER






Giunti ormai al 31 dicembre, prima di passare a stappare lo spumante per celebrare un nuovo anno ricco ancora una volta di fantastiche serie tv, tra cui le seconde stagioni di Narcos, Better Call Saul, Daredevil e Mr. Robot e la sesta di Game of Thrones, analizziamo quello che è stato il 2015, con Top, Flop e sorprese.



LE MIGLIORI SERIE DRAMMATICHE

1. Mr. Robot (Sam Esmail).
2. Better Call Saul (Vince Gilligan)
3. Narcos (Chris Brancato)

4. Game of Thrones (David Benioff)
5. Daredevil (Drew Goddard)

Poco da dire; Mr. Robot è stata la rivelazione dell'anno. Una serie semplicemente magnifica a livello contenutistico e a livello di trama.
Ogni singolo monologo (vedi su tutti quello finale di Mr. Robot) è carico di significato e denuncia sociale.
A livello di attori, dovrei parlarne dopo, ma Rami Malek, che interpreta Elliot: UN MOSTRO.
Better Call Saul è lo spin-off di Breaking Bad, l'avrei messa al primo posto, ma forse è stato un po' meno l'effetto sorpresa rispetto a Mr. Robot: insomma Gilligan lo conoscevamo molto bene.
Narcos la miglior rivelazione insieme a Mr Robot, non vedo l'ora che arrivi la seconda stagione.
Game of Thrones, ormai alla quinta stagione lo conosciamo tutti molto bene, una stagione forse un po' più in sordina rispetto alle ultima, ma il season finale carichissimo di eventi e di dubbi per l futuro lo porta in quarta posizione.
Di Daredevil dico solo che è stata l'unica serie tv supereroistica capace di catturarmi.
Il premio direi che lo consegno a Mr. Robot, nonostante mi spiaccia privare Narcos e Better Call Saul di tale riconoscimento.
Giusto menzionare anche The Kinick, quest'anno alla seconda stagione: serie di altissimo livello che vi straconsiglio.

LE MIGLIORI SERIE COMEDY


1. Silicon Valley (Mike Judge)
2. Galavant (Dan Forgelman)
3. Veep "Vicepresidente incompetente" (Armando Iannucci)
4. I Muppet (Bill Prady) 
5. The Big Bang Theory (Chuck Lorre, Bill Prady)

Non ho molta voglia di dilungarmi, dirò giusto due parole su Galavant (troppo poco conosciuta) e su The Big Bang Theory. Galavant è una sit-com ambientata in epoca medievale, davvero molto, molto divertente, la consiglio soprattutto in coda a Game of Thrones, il divertimento sarà assicurato.
The Big Bang Theroy così in basso perchè? Lo ammetto, BBT è sempre stata la mia sitcom preferita, però le ultime stagioni sono una flessione continua, le ultime 2-3 puntate della nona hanno un po' rialzato il livello e la soglia della mia attenzione, però ormai inizia a diventare un po' troppo monotona e scontata, aggrappandosi solo sulle spalle di Sheldon e Amy, gli altri personaggi inziano a diventare del tutto futili.


LE MIGLIORI MINISERIE

1. Fargo (Noah Hawley)
2. Show me e hero 
3. True Detective (Nic Pizzolatto)

Netto calo in True Detective rispetto alla prima stagione. Fargo non ha solo vinto per me, ma ha stravinto.
Una seconda stagione che, come la prima, è un prodotto di un'altra categoria.
Show me a hero, ve la consiglio, inoltre dura solo sei puntate ve la potete divorare in una giornata.
 


MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA E IN UNA MINISERIE TV 

1. Rami Malek (Mr. Robot)
2. Bob Odenkirk (Better Call Saul)
3. Wagner Moura (Narcos)
4. Liev Schreiber (RayDonovan)
5. Jon Hamm (Mad Man)

Sono uno che ama Bob Odenkirk. E' bravo a fare qualsiasi cosa. Moura: eccezionale. Lui, brasiliano ha recitato in spagnolo e inglese, un fenomeno. Jon Hamm, hai vinto l'Emmy vero e proprio, figurati se ti dispiacerà se ti colloco in quinta posizione, comunque sei fenomenale.
Ma vince, per me non senza fatica è Malek. IMMENSO. Grazie a lui e alla sua voce, siamo davvero entrati nella testa di Elliot. Non sono uno che rompe tanto per chi vede le cose doppiate, ma quando sarà doppiato Mr. Robot, non vi azzardate a vederlo in italiano. Uccidereste un mostro come Malek.
MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE DRAMMATICA E IN UNA MINISERIE TV

1. Kirsten Dunst (Fargo)
2. Lena Headley (Game of Thrones)
3. Claire Danes (Homeland)
4. Christine Baranski (The Good Wife)
5. Emilia Clarke (Game of Thrones)

Kirsten Dunst con una stagione perfetta in Frago, davvero impeccabile, riesce nell'impresa di vincere sulla Headley (Cersei in GoT). Un'impresa davvero degna di nota.

MIGLIOR ATTORE IN UNA SERIE COMMEDIA

1. Will Forte (The Last Man on Earth)
2. Louie C.K. (Louie)
3. Tony Hale (Veep)
4. Timothy Omundson (Galavant)
5. Jim Parsons (The Big Bang Theory)

Giusto premiare Will Forte. Jim Parson è nella top 5 perchè tiene, insieme a Mayim Bialik, in piedi la baracca.


MIGLIOR ATTRICE IN UNA SERIE COMMEDIA

1. Mayim Bialik (The Big Bang Theory)
2. Julie Bowen (Modern Family)
3. Julia Louis-Dreyfus (Veep)
4. Allison Janney (Mom)
5. Anna Chlumski (Veep)


MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA E IN UNA MINISERIE TV

1. Jonathan Baks (Better Call Saul)
2. Peter Dinklage (Game of Thrones)
3. Zahn McClarnon (Fargo)
4. Bookem Woodbine (Fargo)
5. Pedro Pascal (Narcos)
6. Christian Slater (Mr. Robot)
7. Jim Beluschi (Show me a hero)

Sì ne ho messi due in più, però non ce la facevo a lasciare fuori attori di quel calibro.
Giusto premiare Bank per gli anni di onorato servizio in Breaking Bad e ora Better Call Saul.
Dispiace non poter premiare McClarnon e Woodbine (Ohanzee e Milligan di Fargo).




Bene questo post infinito è ormai giunto al termine, a me non resta altro che augurarvi un buon anno, e che sia un 2016 migliore di un 2015, che dal punto di vista delle serie tv è stato già magnifico.




BUON ANNO
TV SERIES CORNER.

venerdì 18 dicembre 2015

Ultime considerazioni sulla seconda stagione di FARGO


E' uscita ormai da due giorni ma questa ultima puntata di Fargo continua a far discutere.
Allora inanzi tutto devo fare una rettifica riguardo l'ultima recensione, in cui avevo detto che quella raccontata in Fargo fosse una storia vera, come raccontata nell'intro di ogni episodio.
Allora quella della storia vera è un sistema adottato dai fratelli Coen, stando proprio alle loro parole, per inserire all'interno del telefilm/film scene che altrimenti il pubblico difficilmente accetterebbe.
Ai tempi dell'uscita del film "Fargo" eravamo ancora all'alba di Internet, dunque non era possibile confutare ciò che vedevamo.
Questo trucchetto è stato riusato per la serie Fargo, sia nella prima stagione che nella seconda.
Dunque i Coen e chi li ha seguiti sono dei cialtroni?
No, perché loro hanno preso diversi fatti accaduti in quel periodo nella stessa zona geografica che erano però scollegati.






(Moses Tripoli, alias Ohanzee Dent, nella prima stagione)
Hanno riunito questi fatti, adattandoli alla trama disegnata da loro.
Insomma la mia valutazione complessiva non cambierà di certo, dal momento che quasi tutti i Telefilm che vediamo sono frutto della fantasia dei creatori (Breaking Bad ecc).

Volevo in ultima analisi, riaffrontare il discorso di Ohanzee e della sua morte, presentando i collegamenti della seconda stagione con la prima.
Allora, come detto per la recensione dell'episodio dieci Ohanzee Dent viene ucciso niente meno che da Lorne Malvo, il protagonista della prima stagione.
Ohanzee che nel discorso con il tipo che gli porta i documenti falsi aveva annunciato che avrebbe costruito un suo impero.
Così farà infatti, a Fargo. Ohanzee sarà il capo della mafia di Fargo, sotto il nome di Moses Tripoli, con un volto completamente nuovo, grazie ad un intervento di chirurgia facciale, mafia che verrà sterminata da Lorne Malvo con la celeberrima sparatoria nel palazzo della mafia di Fargo.
Ulteriori chiarimenti per chi non ricordasse bene la prima stagione, vanno dati riguardo la questione Betsy Solverson, la quale come sappiamo bene muore.
Lo rammenta spesso sia Lou che l'agente Molly nella prima stagione.

Quindi quali sono le cose che mi hanno fatto storcere il naso?
Il mondo in cui si è consumata la vicenda di Mike Milligan (a cui è stato destinato un finale poco spettacolare, al di sotto delle aspettative, la speranza è che venga successivamente approfondito).
L'altra cosa che mi ha lasciato un leggero amaro in bocca è la vicenda degli alieni, i quali giocano un ruolo decisivo causando indirettamente la morte di Rye e di Bear.
Non ci sono state spiegazioni, semplicemente potrebbe essere come dissi qualche recensione fa, si è voluto sfruttare il fatto che i quegli anni ci furono diversi avvistamenti nella zona del Minnesota.
Bene queste erano le mie ultime considerazioni sulla seconda stagione di Fargo, una stagione che ritengo ad ogni modo assolutamente positiva.
Quindi con Fargo ci rivediamo, chissà, nel 2017 quando uscirà la prossima, TERZA, stagione.



VOTO COMPLESSIVO FARGO: 8,5


giovedì 17 dicembre 2015

#COSA VEDERE DOPO: Breaking Bad?



Questo è uno di quei quesiti a cui è davvero complicato rispondere.
Nulla e dico nulla è riuscito e riuscirà, credo, a darmi le stesse emozioni, e riuscirà a commuovermi come ha fatto Breaking Bad.
Ho passato ben due mesi dopo aver finito per la prima volta Breaking Bad, senza vedere nulla.
Nulla. Non riuscivo a vedere niente, l'ho già detto in un altro articolo. Breaking Bad mi ha cambiato la vita.
Ho provato di tutto, anche serie che dopo un po' ho effettivamente visto e adorato (leggi Game of Thrones).
Quindi siamo qui per trovare un modo per ripartire dopo Breaking Bad.

Beh ovviamente la via più rapida è quella di...

Better Call Saul:



Ideata da Vince Gilligan (creatore di Breaking Bad), Better Call Saul è lo spin-off ufficiale di Breaking Bad che narra le storie di James McGill. McGill è un avvocato onesto e alle prime armi che cerca di venire a galla e imparare bene i trucchi del mestiere dal fratello Chuck, dopo una gioventù parecchio travagliata.
Lo spin-off riprende dunque il pre Breaking Bad, su come McGill sia diventato Saul Goodman e, a quanto si pensa, il post Breaking Bad.
Beh credo che di motivi per correre a vederlo ce ne siano a sufficienza, ne volete ancora un'altro?
Uno dei personaggi fissi dello show è niente meno che Mike Ehrmantraut che abbiamo imparato bene a conoscere e amare in Breaking Bad.


Narcos:

Serie capolavoro quella prodotta da Netflix. Assoluto cavallo da battaglia del noto sito di streaming legale online.Narcos è il fiore all'occhiello di Netflix. La serie, come Breaking Bad, narra le vicende di un narcotrafficante, che da un commercio piccolo piccolo si spinge a diventare il massimo produttore ed esportatore di cocaina nel mondo.
Stiamo parlando ovviamente di Pablo Escobar. Sì esatto, si tratta di una storia vera, una delle pagine più scure della storia sudamericana.
La serie che fin qui conta una stagione da 10 episodi è stata rinnovata per un'altro anno almeno.
L'ambientazione come detto è in Sud America, in Colombia dove Pablo Escobar fonda il cartello di Medellin.
Essendo ambientato in Colombia gli sceneggiatori hanno voluto rendere l'ambientazione il più reale possibile, infatti la lingua parlata è lo spagnolo, rare saranno le scene in inglese.
Il cast presenta un eccezionale Wagner Moura che interpreta Escobar e un magistrale Pedro Pascal, attore cileno naturalizzato Statunitense, che interpreta il poliziotto Pablo Pena, ricordo inoltre che Pascal aveva già interpretato in modo fantastico anche Oberyn Martell in Game of Thrones.


Credo e spero di avervi convinto a guardare questi due capolavori assoluti per riprendervi dal lutto Breaking Bad.
Affrettatevi dato che queste due serie sono ora in pausa, ma vicine ad una seconda stagione.
Quella di Better Call Saul è imminente: Febbraio 2016.

Dunque io vi saluto e. una volta viste, fatemi sapere cosa ne pensate di questi due assoluti gioielli.


mercoledì 16 dicembre 2015

#Review: Fargo 2x10 SEASON FINALE "Palindrome" RECENSIONE


                       
                         


"Delusione totale?"
"Perla senza eguali?"

Alla fine. Prima vediamo la puntata.

L'episodio comincia con la voce di Lou Solversson che racconta brevemente i fatti e vediamo tutti i Gherardt morti in sequenza: prima Rye, poi Otto, poi Simone, poi Dodd, poi Floyd e infine Bear.
Poi la palla passa a Betsy, la moglie di Lou che racconta di aver fatto un sogno.
Inanzi tutto capiamo che Betsy non è morta a differenza di quanto ci aspettassimo.
Betsy racconta di aver sognato un futuro d'oro per il marito e la figlia Molly, per inciso è stata davvero una bella sorpresa vedere di nuovo gli attori del cast della prima stagione ossia: Molly, Gus e Lou da vecchio.
Poi vediamo Betsy che parla con Noreen e dice di aver sognato cose orribili.
Successivamente ci spostiamo a casa Gherardt dove è arrivato trionfante Mike Milligan, come al solito le scene di Milligan sono delle perle. Anche a questo giro nel dialogo con l'avvoltoio che, saputa la notizia della morte di tutti i Gherardt era andato a depredare la casa.
Milligan si autoincorona re, dicendo che nel giorno dell'incoronazione un re deve fare un gesto di carità e uno malvagio, per mostrare di saper incarnare entrambe le caratteristiche, deve saper essere duttile, la duttilità di Macchiavelliana memoria direi.
Sapesse che futuro lo aspetta.
Passiamo poi a quella che è la scena clou della puntata.
Ed e Peggy in fuga, Ed viene ferito da un colpo di fucile di Ohanzee, i due trovano riparo in un Mini Market, per la precisione in una stanza frigorifera.
La scena in cui Ohanzee arriva è perfetta, all'altezza della altre 9 puntate.
Ohanzee tenata di sfondare la porta, quando vede che non c'è possibilità decide di scatenare un incendio, così come Peggy aveva visto fare dai Nazisti nei confronti dei Francesi.
Poi vediamo quell'inquadratura splendida, del volto di Ohanzee tra le fiamme.
Eh meno male che avevo detto che qui non c'era il "Satanas ex machina" come avevo definito Lorne Malvo. Alla faccia che c'è.
In questa puntata Ohanzee è odio allo stato puro, lui incarna il male né più né meno.
A un certo punto Ohanzee scappa, perché la polizia è in arrivo, ma intanto Ed è già morto.
Lou arresta Peggy, prigione che ormai è il posto più sicuro per Peggy.
La definizione che poi dà il detective che aiuta Lou del caso è perfetta:
"Non so come mettere a rapporto questa storia. Non so da dove iniziare".
Esatto. E questo ciò sui ci si interroga, come si è arrivati a tanto, cosa è successo nella mente di quello che è un vero mostro come Ohanzee che lo ha spinto a tanto?!
Nel viaggio verso il Minnesota un'altro splendido dialogo tra Peggy e Lou.
Intanto per Mike Milligan è arrivato il momento di riscuotere gli onori del caso.
Lui che si era autoproclamato re, riceve dal capo di quelli di Kansas City il prestigiosissimo incarico di contabile....
Uno come Mike Milligan che "teoricamente" ha sterminato i Gherdardt un premio maggiore lo meriterebbe, invece no.
Anzi dovrà anche rinunciare ai suoi capelli e la sua tenuta da Far West.
Così finisce la storia di Mike Milligan... Un po' poco direi.
Come finisce quella di Ohanzee? Beh lo vediamo sugli spalti di un campetto da baseball, dove incontra un tipo che gli porta i suoi nuovi documenti. Oltre al nome dice che dovrà cambiare completamente anche il viso dato che è uno dei massimi ricercati della FBI.
Inoltre molto bello anche il pensiero del tipo che gli porta i documenti riguardo gli Imperi:
tutti gli Imperi per quanto grandi e potenti siano dovranno, presto o tardi, crollare.
Non vorrei vedere troppo oltre ma è un po' l'allegoria della vita.
Dunque, dopo questa digressione torniamo ad Ohanzee, che ora si chiamo Moses Tripoli.
Perché Tripoli? Beh lo ha spiegato proprio il tipo dei documenti: Tripoli è stata sotto il controllo Spagnolo,Turco ecc, così Ohanzee è stato al servizio di un "Impero" ora starà al servizio di un altro.
Ma no dice Ohanzee, ora l'Impero se lo crea lui.
Anche quello però come sappiamo è destinato a cadere. E sapete per mano di chi?
Beh nella puntata non è mica spiegato? Beh io, come quelli che hanno visto la prima stagione, lo so.
Il nostro Moses Tripoli viene ucciso niente meno che da.... Lorne Malvo nella prima stagione, nella celeberrima puntata della sparatoria nel palazzo della mafia di Fargo sotto il naso dei due agenti della FBI.
Le avventure di Lou e Betsy si chiudono con un effimero lieto fine, dal momento che sappiamo bene che Betsy è destinata a morire come si vede nella prima stagione. Però gli sceneggiatori qui non hanno voluto inserire la sua morte.



E dunque, qui finisce la seconda stagione di Fargo, una stagione con 9 puntate e mezzo STREPITOSE.
Perché 9 e mezzo? Beh non vi nascondo che il finale mi ha deluso non poco.
Certo il ricollegamento con la prima stagione e la morte di Ohanzee per mano di Lorne Malvo non mi dispiace affatto, anzi. Però lasciato un po' troppo in sospeso il discorso degli alieni, dunque come pensavo si riferiva agli avvistamenti di quegli anni.
Il finale riservato a Mike Milligan assolutamente quello che più mi ha deluso.
Non mi è dispiaciuto affatto quello di Ed e Peggy, così come quello riservato alla famiglia Solversson, il finale aperto per Besty ci sta, dal momento che conosciamo comunque il suo destino.
Però ripeto ho l'amaro in bocca per Mike Milligan e per Ohanzee.
D'altro canto, si tratta di una storia vera, quindi se i fatti sono questi non gli sceneggiatori non possono mica cambiarla a loro piacimento.
Va bene così dai, la prenderò con filosofia, ogni tanto va visto anche un po' il grigio e non solo il bianco o il nero.
Giudizio complessivo: assolutamente positivo, direi un 8 e mezzo se lo merita in pieno.
Passo indietro o passo avanti rispetto alla prima ? Beh all'inizio mi dissi alquanto scettico sul fatto che potesse superare la prima, nel corso delle puntate 6-7-8-9, preso dall'euforia dissi che probabilmente l'aveva superata, ora credo che contato anche il finale la Prima stagione sia un passettino davanti.

Concludo dicendo che pretendo Kirsten Dunst (Peggy Blomquist) e Bookem Woodbine (Mike Milligan) con un Premio Emmy in mano.  Se lo strameritano.
Bene grazie a chi mi ha seguito nel corso della seconda stagione di Fargo.
Spero solo di non avervi annoiato troppo.


VOTO SEASON FINALE: 6,5
VOTO COMPLESSIVO STAGIONE: 8,5








martedì 15 dicembre 2015

The Muppets 1x01 " Pig Girls don't cry" (Pilot) SENZA SPOILER

E' ufficialmente partita la trasmissione di "The Muppets" della ABC su Sky, sul canale Fox.
La serie, che vede come protagonisti i famosissimi pupazzi Muppets, nati negli anni '50 che dal 2004 sono diventati di proprietà della Disney, è diretta da Bill Prady (di The Big Bang Theory) e da Bob Kushell (che scritto diversi episodi dei Simpson).
Il format della serie è quello di una sitcom di tipo mocumentaristico, stile Modern Family, la pluripremita sitcom che tutti noi conosciamo.
Infatti la scena si svolge dietro le quinte del "Up late with Miss Piggy" ossia il talk show di Miss Piggy, ex fiamma di Kermit la Rana, produttore esecutivo dello show.
Vediamo appunto i vari celebri personaggi come sono dietro le quinte, i vari Muppet si avvicendano a parlare nelle varie interviste dirette, si parte da Kermit, passando per Gonzo, per Scouter ecc.
I nostri celebri personaggi sono leggermente diversi da come li ricordiamo, perchè appunto sono dietro le quinte e vediamo quelle che sono le loro vere "persoalità".
Mai avremmo immaginato i Muppets con l'iPhone, oppure che parlano di Marijuana, o ancora che fanno riferimenti erotici, ma appunto la serie mira soprattutto ad un pubblico adulto.
Oltre a momenti davvero esilaranti la puntata lascia spazio anche alle emozioni, come è giusto che sia in una serie tv che punta a raccontare i personaggi nella "vita reale", "behind the scenes".
Insomma, nel complesso una puntata che rispecchia le mie aspettative?
Beh direi proprio di sì, il prodotto sembra promettere molto bene, e credo si possa ben seminare. 
Nota a margine: la presenza degli Imagine Dragons davvero super la loro performance.

Voto: 7.5

domenica 13 dicembre 2015

#Review: Fargo 2x09 "The Castle"



 "The history of true crime in the midwest"


Queste le parole che compongono l'intro raccontato da niente meno che... Martin Freeman.
Appena ho sentito quella voce, ho avuto un nodo alla gola.
La voce che ci ha accompagnato durante la prima stagione (e che personalmente mi ha accompagnato lungo le 3 stagioni di Sherlock e la trilogia cinematografica dello Hobbit) ci introduce alla ahimè penultima puntata della seconda stagione di Fargo.
Questo inizio di puntata che assume i connotati di un mocumentary, con la voce narrante fuori dal campo.
Ma bando alle emozioni e veniamo ai fatti.
La puntata si apre con Ohanzee che fa saltare la testa al povero proprietario del mini market, poi entra nel negozio per utilizzare acqua ossigenata e colla extra forte.
Qui Ohanzee ci ricorda un po' Lorne Malvo, sia per la sua freddezza che per il gesto di curarsi da solo la ferita come fece appunto Malvo nell'ultimo episodio della prima stagione di Fargo.
Molti hanno appunto visto in questo grandissimo cambiamento in Ohanzee la chiave di svolta di questa stagione. Ohanzee che da un paio di puntate a questa parte ci sembra totalmente impazzito.
Lo stesso Martin Freeman si interroga sul come e sul perchè questo suo odio verso i Gherardt.
Forse il continuo sfruttamento di essi nei suoi confronti, forse non importa.
Infatti il nostro buon Freeman aggiunge che forse non occorre sapere come è successo, ma che è successo.
Inoltre ultima cosa, per il momento, su Ohanzee, è lui, proprio lui, il pazzo criminale che fece morire tanta gente colpevole e innocente di cui il vecchio Lou Solverson racconta a Malvo nella prima stagione.
Beh sì innocenti e colpevoli, poliziotti e criminali, vediamo nel finale come Ohanzee non sia interessato a chi si trovi davanti, uccide tutti indistintamente. Il suo scopo è uccidere i Blomquist, forse perchè sono gli unici testimoni del suo tradimento, e del suo omicidio di Dodd, o forse perchè sono gli unici ad averlo visto nel suo momento di debolezza, ricordate?! Quando voleva smetterla con la vita da gangster e farsi tagliare anche i capelli da Peggy.
A proposito di Peggy torniamo nella casa in riva al fiume dei Blomquist.
I Blomquist che vengono catturati e il capitano della polizia di Sioux Falls che decide di utilizzarli, munendoli di cimici, per catturare Mike Milligan e quelli di Kansas City.
Il piano, facendo infuriare Lou Solversonn viene messo in atto. Beh almeno fino all'arrivo dei Gherardt e di quel demonio di Ohanzee.
I Blomquist che baciati dalla fortuna riescono ancora una volta a scappare dalla polizia.
E ora prima di arrivare a quello che tutti state aspettando, una dovuta parentesi su Betsy Solverson, moglie di Lou.
La drammaticità della sua scena nel mare magnum di avvenimenti è passata un po' inosservata
Beh sicuramente chi ha visto la prima stagione sapeva bene che presto o tardi sarebbe morta, però è chiaro che vederlo ha fatto un certo effetto, soprattutto nella complessità della scena con la povera Molly, ancora una bambina che vede la madre morire sotto gli occhi, una roba che ti segna a vita.



Beh ora veniamo al disco volante che appare all'improvviso.
E' chiaro, per molti non c'è neanche da starne a discuterne, sono gli alieni, insomma è dalla prima puntata che non facciamo altro che vedere chiari segni al riguardo; anche in questa puntata, nel mini market quei cartelli con un Ufo disegnato con scritto "we are not alone".
Beh allora, ecco le mie teorie: premetto che mi sono documentato e pare che in quella zona d'America all'epoca ci furono moltissimi avvistamenti di navicelle spaziali.
Però come spiegare che questi dischi volanti sono apparsi due volte:
1. Quando Rye ha appena consumato quella strage nel bar, e appena vede quelle luci viene investito da Peggy
2. Qundo Bear sembra stia per strozzare Lou, questa luce appare, fa distrarre Bear che viene ucciso da Lou.

Sembra quasi una sorta di luce divina, una sorta di Provvidenza Manzoniana che aiuta i giusti e uccide chi è nel torto. Vedremo, non ci resta che aspettare in grande trepidazione mercoledì e vederci più chiaro.
Ah quasi dimenticavo, in tutto questo casino, Mike Milligan come d'accordo arriva all'Hotel, vede Floyd morta, tutti gli altri morti, si guarda intorno, torna in macchina soddisfatto e se ne va.
Bene e ora accompagniamo nel loro ultimo viaggio Ed, Peggy, Lou, Mike Milligan e sopratutto Ohanzee e lasciamoci trasportare da una serie che continua a stupirci ed emozionarci.



mercoledì 9 dicembre 2015

#Review: Fargo 2x08 “Loplop”

Puntata strepitosa quella di oggi di Fargo.
Puntata che vede come protagonisti assoluti, ovviamente, i coniugi Blomquist, assenti nella scorsa puntata.
Credo appunto che quest’ottavo episodio sia un tutt'uno, volutamente separato, con la settima puntata.
Nella settima ci si era concentrati sui Gherardt e la dissoluzione della loro famiglia, ora ci si concentra su come Ed abbia trovato il contatto di Mike Milligan.
Beh infatti la settima puntata era stata accusata di alcuni buchi di sceneggiatura:
si era imputato agli sceneggiatori la mancata spiegazione di come Ed abbia il numero di Milligan, personaggio del tutto estraneo alle vicende dei Blomquist, e anche come Lou Solverson sappia dove si trovi Milligan.
In questo ottavo episodio viene ben spiegato: Mike Milligan è su tutti i giornali, o meglio la faida con i Gherardt è su tutti i giornali, e proprio sui giornali c’è scritto il nome dell’hotel in cui alloggia Milligan.
Ritornando ai Blomquist, Peggy assoluta mattatrice della puntata, con le sue vicende nella casa sul lago diventa una protagonista di quella che sembra più una sit-com: ad esempio con la scena in cui dà due coltellate nel petto di Dodd, o con la scena dei fagioli in cui Peggy appunto imbocca il nostro Dodd.
Inoltre molto bella la parte in cui Peggy sta vedendo il film, e noi veniamo completamente immersi nel film, proprio per dimostrarci come lei si sia distratta e Dodd si sia liberato.
Dodd che immediatamente picchia Peggy e cattura con una corda Ed Blomquist dando il là ad un discorso antifemminista, che sovverte tutti i discorsi fatti da Floyd, da Simone e dalla stessa Peggy, sul ruolo della donna ormai quasi pari a quello dell’uomo.
Ma proprio per capovolgere ancora una volta tutto, è proprio lei, una donna, a risolvere la situazione, prendendo un coltello e infilandolo nel piede di Dodd e liberando Ed.

Altro mattatore assoluto della puntata è ovviamente Hanzee, lo scagnozzo indiano di Dodd.
Viene affrontato un altro tema fondamentale: il rapporto conflittuale tra gli abitamti degli Stati Uniti e i nativi indo-americani.
Hanzee che,  avevo qualche tempo fa già paragonato a Mike di Breaking Bad, non perde mai la calma ed uccide con una tranquillità disarmante.
Insomma, diciamo che quelli di quel bar se l’erano anche un po’ cercata.
Il modo in cui poi conduce l’indagine per risalire a dove si sono nascosti i Blomquist è davvero brillante, sembra davvero il cane da guardia fedele, di Dodd, che tutti vorrebbero avere…. e poi c’è il finale.

Il finale è assolutamente la scena clou di tutta la stagione, assolutamente l’apoteosi.
Una scena stracarica di tensione con l’arrivo di Hanzee, quando per il Blomquist tutto sembrava essersi risolto; c’è l’elemento del capovolgimento a sorpresa cui Fargo ci ha abituati, con Hanzee che uccide Dodd, quando tutti ci aspettavamo lo liberasse; e poi c’è l’elemento “comico” che rende Fargo tragicomico, con Hanzee che decide di cambiare vita e si fa fare un nuovo taglio di Peggy, chiedendo un taglio di tendenza.

La puntata si chiude poi con l’arrivo di Hank e Lou sulla scena, e con Peggy, per ringraziare Hanzee di averli risparmiati, lo infilza alle spalle con delle forbici, Hanzee si volta la spara, ma la pistola è scarica. Si vedono poi in primo piano Ed e Peggy, spaventati, ormai con il destino segnato.


Giusto due considerazioni finali.
Evidenzio ancora il tragicomico nella telefonata tra Ed e Mike Milligan: un MIlligan con le mani insanguinate che al telefono a Ed che gli chiede se è interessato a Dodd risponde “signore, se quando ci vediamo la baciassi, sarebbe inappropriato?”.
Ultima cosa, mi chiedo perché un paio di puntate prima Lou abbia fatto scappare Ed, e soprattutto mi chiedo come abbiano fatto lui ed Hank ad arrivare in macchina dopo Ed a piedi, anche visto e considerato che non sia proprio un peso piuma.

Bene le mie considerazioni ve le ho date, un po’ in ritardo. Vi abbraccio, vi saluto, spero di non avervi annoiato troppo e ci vediamo con la Review delle stagioni 2 e 3 di Game of Thrones, possibilmente nel fine settima.

giovedì 3 dicembre 2015

#Tag: Serie TV

Ciao  a tutti ragazzi, in attesa della nuova recensione di Fargo, che arriverà presto, ho deciso di prendere parte a questo Tag sulle serie Tv

1) Qual è la prima serie che hai seguito? Allora se contiamo assiduamente, soprattutto su PC, perché per me vedere su PC è tutta un’altra cosa, e con i DVD assolutamente Big Bang Theory; quando ero piccolo Drake and Josh, serie tv abbastanza di successo ai tempi ma che ora sembro ricordare solo io.
2) Qual è la tua serie anni '90 preferita?
Beh sicuramente Friends che comunque è sfociata negli anni 2000, poi anche i Robinson iniziata negli anni 80 e arrivata alla fine nel 92.
3) Qual è la tua serie anni 2000 preferita?
Sarò banale ma assolutamente Breaking Bad.
4) Qual è la tua serie preferita in corso?
Fargo, senza ombra di dubbio.
5) Qual è il tuo series creator preferito?
Mi piace abbastanza Lorre, creatore di Big Bang Theory e Due uomini e mezzo, poi sicuramente Gilligan: un mostro con Breaking Bad e Better Call Saul.
6) Qual è il series creator che odi di più?
Non ce n’è uno in particolare.
7) Qual è la tua Ship preferita?
(Per chi non lo sapesse la Ship è la relazione tra due personaggi) comunque assolutamente Lilly e Marshall di How i met your mother, al secondo posto gli ShAmy
8) Per chi hai una cotta vergognosa?
Sarah Walker di Chuck.
9) Qual è il peggior finale di tutti i tempi? E il migliore?
Allora finale non ce ne è uno in particolare, migliore assolutamente quello di Breaking Bad, e in seconda battuta quello di How i met your mother (sì sono un po’ strano)
10) Chi non ha saputo fermarsi?
Beh direi Big Bang Theory, si sta tirando un po’ troppo per le lunghe, non è male ma si è perso lo splendore di un tempo.
11) Qual è il miglior episodio pilota?
Il pilot della prima stagione di Fargo mi ha fatto vedere tutta la serie in un giorno, fate un po’ voi
12) Qual è la cancellazione che ti ha spezzato il cuore?
A essere sincero quello di Tutto in Famiglia, una serie che mi piace ma non è nella mia top assoluta, però ai personaggi ero affezionato e non sapere come va a finire quel finale aperto, bah mi dispiaciuto non poco.
13) Qual è l'attore che sarà sempre il suo personaggio qualunque altra cosa faccia?
In assoluto Jim Parsons sarà sempre Sheldon. Non c’è nel tag ma rispondo anche all’inverso gli attori più versatili che ho visto fin qui sono Martin Freeman: perfetto sia in Fago che in Sherlock (e nella trilogoia dello Hobbit) e anche Cranston, badass fantastico in BrBa e molto bravo anche in Malcolm.
14) Qual è una serite tv per ridere?
La Vita Secondo Jim. Trama orizzontale praticamente zero, ma ogni singola puntata è una fonte di risate assicurate con quel fenomeno di Jim Belushi.
La migliore comunque nonostante tutto, per me, resta Big Bang Theory, in seconda battuta How i met your mother.

15) Qual è una serie tv per piangere?
Breaking Bad. *SPOILER* vedere le puntate in cui muoiono Hank e Mike, e il finale di serie per credere.
16) Qual è una serie tv per riflettere?
Beh Narcos, sicuramente un po’ anche per gli orrori del narcotraffico, ma di sicuro molto importanti anche la denuncia alla corruzione politica, tema ahimè assai attuale.
17)Hai mai pianto per un episodio?
Mi sembra piuttosto ovvio. Quella in cui ho pianto di più è la puntata di Breaking Bad in cui muore Hank.
18) A quale personaggio somigli?
Allora, per la mia freddezza direi Mike Ehrmantraut di Breaking Bad,  per le mie passioni e per la mia misantropia assomiglio a Sheldon. Beh insomma non è un gran manifesto.
19) Qual è la serie che hai abbandonato?
Ne ho abbandonate poche. Per le serie faccio come per i libri, praticamente mai le lascio a metà. Ma ad esempio Sleepy Hollow, l’avevo attesa per tantissimo tempo, e il pilot mi sembrava piuttosto promettente, col tempo il mio interesse si è spento fino ad abbandonarla. Forse la riprenderò. FORSE MA MOLTO FORSE.
20) Quale serie non riesci a seguire/ non sopporti? Quale fra le recenti serie tv vorresti seguire?
Non sono un amante di Walking Dead, assolutamente, ho visto le prime puntate e non riesco a farmelo piacere. Di quelle che vorrei vedere ce ne sono davvero un’infinità, il tempo però è quello che è, tutto sommato so cosa voglio recuperare: Daredevil e True Detective, quelle sicuramente, ce ne sono tante altre ma quelle di sicuro.


Bene vorrei chiudere taggando due miei amici youtuber che spero accolgano la mia richiesta e sono Jafar OfficialChannel ed Emanuele di Through the Looking Glass.

venerdì 27 novembre 2015

#Review: Fargo 2x06 “Rinocheros”- Fargo 2x07 “Did you do this? No, You did it”.

Non si deve mai giudicare un libro dalla copertina. Questo ci ha insegnato Fargo nella prima stagione con Lester Nygaard, e questo ci sta insegnando nella seconda stagione con Ed Blomquist e soprattutto con sua moglie Peggy.
Sì perché la moglie del nostro macellaio di fiducia riesce per sino a stendere un mafioso armato sino ai denti, e non uno qualunque bensì il figlio dei capi mafiosi Otto e Floyd Gherardt.
Beh comunque lo avevo detto, Peggy mi ricordava molto Lester, personaggio, così come il marito che mi ha convinto molto sin dall’inizio, e credo che i Blomquist siano la vera e proprio rivelazione di questa seconda stagione.
Parallelamente alle vicende dei Blomquist continuano a scorrere quelle della faida tra i Gherardt e quelli di Kansas City, con Simone, la figlia di Dodd che viene tradita da Mike Milligan: e sì infatti Simone credeva, facendo una soffiata al telefono a Milligan, di far uccidere il padre Dodd, invece no. Milligan e i suoi attaccano direttamente casa Gherardt.
Ancora su un altro piano, un’altra vicenda, quella legata a Bear Gherardt che tenta di liberare suo figlio di prigione, armato fino ai denti e con il fedele Hanzee.
La situazione è critica ma a risolvere la situazione arriva il nostro Karl, interpretato da Nick Offerman, assolutamente da applausi, a scena aperta. Assolutamente la più grande sorpresa quella del personaggio di Karl.
E qui si chiude la puntata 6, con Lou che si fa scappare da sotto il naso Ed Blomquist.

La puntata sette, ci dà subito un paio di notizie importanti, l’attacco di quelli di Kansas City ha provocato la morte di Otto, però non ha provocato quella di Floyd e Simone.
Vediamo poi Otto che viene sepolto affianco alla lapide di Rye di cui i Gherardt hanno solo la fibbia della cintura (difficilmente troveranno altro dal momento che, come ricorderete, Ed ne ha macellato la carcassa).
Intanto Simone, nonostante tutto continua a volere collaborare con Mike Mlligan, che non ha più bisogno di lei, quando sembra essere sul punto di farla uccidere arriva però Lou Solverson che parla con Milligan e il suo mastino, quindi Simone viene liberata e condotta fuori dall’albergo dal poliziotto amico di Lou. C’è poi ancora il tema del femminismo trattato, con Simone che dà un calcio nelle palle al poliziotto dicendo “è finito il tempo in cui voi uomini fate i vostri comodi”.
Lo aveva già anticipato Floyd nell’episodio precedente d come ormai uomini e donne avessero le stesse possibilità.
Tornando a Simone ad attenderla fuori dal’albergo c’è suo zio Bear che presto si trasformerà da suo zio a suo boia.
Insomma se l’è cercata Simone, fare questo doppio gioco, e appena qualche scena prima aveva espresso il desiderio che la famiglia Gherardt morisse.
Beh sì verrà accontentata, ma lei è la prima. C’è infatti quella scena straordinario nella foresta ghiacciata, che ci ricorda un po’ il luogo in cui Lorne Malvo, nella prima stagione aveva fatto morire assiderato un uomo.
E proprio durante questa scena straordinaria dove Bear medita vendetta, infatti lui attribuisce la colpa dell’arresto del figlio al fratello Dodd, quindi decide di uccidere la figlia di Dodd, dicendo come la famiglia sia ormai morta, e poi una splendida sequenza di immagini della famiglia Gherardt, in cui vediamo Otto, Floyd, Dodd, Simone, Bear e anche Rye.
Parallelamente scorre inesorabile il destino di Betsy, moglie di Lou, sempre più convinta, e giustamente per chi ha visto la prima stagione, che le abbiano dato il placebo e la sua vita è ormai giunta al capolinea.
Apro una piccola parentesi, mi sono accorto solo ieri, con un’illuminazione divina che Betsy è interpretata dalla stessa attrice che ha interpretato Tracy, la “mother” di How i met you mother, che come sappiamo muore.
Insomma abbastanza sfortunati seppur magnifici i personaggi da lei interpretati.
Per quanto riguarda Milligan, fenomenale la scena in cui uccide “The Undertaker” ovvero il becchino che è arrivato ad ucciderlo. E’ proprio la sua giornata fortunata, infatti l’episodio si chiude con un chiamata di Ed Blomquist che gli dice di avere Dodd Gherardt nel cofano della sua auto.

Bene chiudo qui questa doppia recensione, ormai infinita recensione evidenziando, come ultimo particolare ancora Mike Milligan e suoi continui richiami a storia e letterature tramite varie citazioni e poesie, come quella che più apprezzato, dato che già la conoscevo molto bene, il Charleston, mentre si preparava ad attaccare casa Gherardt. Il Charleston, per i pochi che non lo sapessero, è una poesia nonsense di Lewis Carroll, inserita nel libro “Through the Looking Glass and what Alice found there” seguito ideale di “Alice nel Paese delle Meraviglie”.

Bene vi ho annoiato a sufficienza, quindi vi saluto e alla prossima.

mercoledì 25 novembre 2015

#REVIEW: GAME OF THRONES SEASON 1








Premessa: Premessa:

 “Sono passati 100mila anni dalla uscita della prima stagione e la recensisci solo ora”
“Sì”


Ho spesso sentito dire che la prima stagione di Game of Thrones sia lenta, noiosa, e povera di contenuti. Beh io non potrei essere più… in disaccordo.
Beh forse sono io che funziono male, insomma la mia stagione preferita di Breaking Bad è la prima (DOPO LA QUARTA) che molti definiscono come la meno bella.
Sì può essere, ma parlando a titolo personale ho trovato molti contenuti anche nella prima stagione.
Innanzi tutto ci sono talmente tanti personaggi, e caratterizzati così tanto bene, che è necessaria qualche puntata per presentarli.
Inoltre per me sopra ogni altra cosa, anche sopra la trama stessa c’è la caratterizzazione dei personaggi, e GoT ci riesce alla grande a caratterizzarli. Probabilmente il merito è di quel fenomeno di Martin, per me numero 2, DUE, nel genere fantasy.
Detto ciò vediamo quali sono poi questi personaggi:
Abbiamo Eddard Stark che io francamente adoro, così come adoro Sean Bean come attore, così come adoro Boromir nel Signore degli Anelli La Compagnia dell’Anello, lui è il nostro lord di Grande Inverno che viene portato ad Approdo del Re da Re Robert per rivestire la carica di Primo Cavaliere del Re dopo la morte di Jon Arryn.
Ed è proprio per questo che accetta l’incarico, scoprire la verità sulla morte di Arryn. Averlo scoperto lo porterà alla morte “
πάθει μάθος” (pathei mathos) direbbe Eschilo, conoscenza tramite sofferenza.
Poi abbiamo tutta la famiglia Stark: la moglie di Ned, una donna molto fedele e molto coraggiosa, il figlio Rob personaggio molto interessante il cui sviluppo mi interessa non poco, le due figlie, Sansa che “stranamente” odio, un personaggio elaborato bene, ma detesto come sia servile dinnanzi al Re Joffrey, non ha un minimo di spina dorsale, l’unico momento in cui l’ho minimamente rivalutata è stato quando ha avuto l’idea per far salvare Ned. Poi c’è l’altra figlia Arya, insomma un uomo nel corpo di una donna, personaggio molto interessante anche lei come il fratello Brandon.
Passiamo al figlio bastardo Jon Snow, personaggio molto interessante e piuttosto coraggioso, mi spiace vederlo poco.
Passiamo ai Lannister: beh che dire su Cersei e Jamie, il lavoro degli sceneggiatori e della regia riesce perfettamente, infatti dal primo singolo istante in cui appaiono sulla scena l’odio è a mille, poi l’incesto, con Jamie che spinge giù dalla finestra Brandon ecc… fanno il resto.

Di questa odiosa famiglia si salva il solo Tyrion straordinario Peter Dinklage come attore, assolutamente il più bravo in assoluto della serie. Beh che dire ho goduto quando ha preso a schiaffi quel viziato di Joffrey e altrettanto quando è riuscito a lasciare la prigione della sorella di Catlyn Stark. Chiudiamo con la nostra domatrice di draghi: Daenerys Targaryen, beh oltre a dire che non c’è una puntata in cui lei e Drogo vadano in bianco, va detto e sottolineato quanto brava sia la Clarke, e quanto splendido sia il suo personaggio, beh poi quel finale con i  tre draghi lasciano ben sperare. Ho goduto ampiamente anche quando è morto quel fango del fratello. Beh con i personaggi può bastare così.
Come vedete di fatti ne sono accaduti, tradimenti, incesti, nascite di draghi, usurpazioni al trono e tanto altro.
Una prima stagione che, ripeto, ritengo di davvero alto livello, quindi mi sento assolutamente di non condividere le critiche aspre gratuitamente concesse a questa stagione di introduzione.
Il fatto che sia stata criticata, mi lascia speranzoso, perché se le prossime sono tanto meglio della prima non oso immaginare a che livelli ci affacceremo.




Ci vediamo con la recensione di Fargo.

venerdì 13 novembre 2015

Review: Fargo 2x05 “The Gift of the Magi”.

Bentornati sul blog cari lettori con il quinto episodio della seconda stagione di Fargo.

Quinto episodio di altissimo livello.
Insomma Floyd ce lo aveva annunciato: “it’s war”.
Infatti qui iniziano i conflitti tra i Gherardt e quelli di Kansas City.
Beh che dire in un colpo solo ci rimangono secchi uno dei due bestioni che accompagnano Mike Milligan e Joe Bulo, la cui testa verrà messa in un secchio consegnato a MIlligan stesso.
E da chi vengono uccisi tanti uomini di Kansas City? Dal nostro Ohanzee.
Personaggio che devo dire mi ricorda un po’ il Mike Ehrmantraut di Breaking Bad, personaggio silente, ma cazzutissimo che uccide con una freddezza inquietante.
Intanto Dodd torna a sfruttare Rye. Sì è vero è morto, ma appunto Dodd dice alla madre che è stato ucciso da quelli di Kansas City in modo che Floyd si scagli con ancor più violenza contro essi.
Inoltre vediamo come anche a guerra in corso la figlia di Dodd continui a frequentarsi con MIlligan, ho temuto per qualche istante che Milligan la avrebbe uccisa come risposta alla testa di Bulo, però il nostro Mike decide di continuare a sfruttarla.
Intanto iniziano a maturare i primi sospetti in Dodd, e ripeto, credo che quando Dodd scoprirà questa tresca, saranno cavoli amari per tutti quanti.
Intanto leggiamo il titolo dell’episodio “il dono dei Magi”.
Il dono dei Magi, novella di O. Henry, è un racconto in cui i coniugi Jim e Della, molto innamorati vendono i loro beni per fare dei regali alla controparte. Della vende i suoi capelli per acquistare un catena per l’orologio di Jim. Jim a sua volta vende l’orologio per un set di pettini per Della.
Quindi entrambi comprano una cosa utile solo per ciò che la controparte ha venduto.
E come si ricollega tutto ciò a Fargo. Beh molto semplice.
Ed Blomquist viene assalito dal nipote di Dodd in macelleria e da uno dei sicari dei Gherardt.
Vogliono vendicare Rye. Ed si difende alla grande uccidendo il sicario e ferendo gravemente Harry, il nipote. La macelleria che Ed voleva acquistare è andata a fuoco.
Intanto Peggy ha venduto l’automobile per acquistare la macelleria. Ed torna a casa e si è convinto a partire, per fuggire a Gherardt, ma Peggy ha venduto l’automobile per acquistare la macelleria.
Ormai i Blomquist sono spacciati. Infatti l’episodio si chiude con loro chiusi in casa circondati dalle auto della polizia che stanno per irrompere in casa.
Ancora una volta gli alieni, questa volta nel disegno della nostra Molly Solverson.
Intanto devo dire che mi sto ricredendo, non credevo che avrebbero mai potuto eguagliare i fasti della prima stagione, dove i personaggi di Lester e Malvo mi avevano davvero fatto innamorare della serie. Erano due personaggi straordinari, una con una psicologia e un’evoluzione straordinari (Lester), beh l’altro semplicemente surreale, quasi un super cattivo, o come l’ho ribattezzato un Satanas ex Machina (Malvo).
Ma qui devo riconoscere che non c’è un personaggio che si eleva sugli altri, che fa da solista, ma c’è un coro che funziona molto bene, ripeto mi sto ricredendo.
Chissà se non riuscirà per sino a superare la prima stagione. Difficile, ma fin qui sono stati impeccabili.


Beh infine vi saluto, spero di non avervi annoiato troppo, ci risentiamo con la prossima puntata di Fargo.
Per quanto riguarda Big Bang Theory, devo dire che recensire ogni singolo episodio diventa un po’ complesso perché mi sembrano un po’ troppo poche le cose da dire, dunque le recensioni di TBBT torneranno, ma o a gruppi di 3-5 episodi o alla fine di tutta la stagione.
Bene a presto.

venerdì 6 novembre 2015

#Review: Fargo 2x04 - Fear and Trembling

IT’S WAR!


Ben ritrovati lettori del blog, in questa settimana putroppo ho avuto diversi impegni e problemi e non ho potuto pubblicare con regolarità.
Comunque Fargo è tornato con il quarto episodio, ed è un grande episodio. Un punto di non ritorno.
Floyd lo ha detto chiaramente: “it’s war”.
I Gherardt hanno rifiutato l’ultima proposta degli uomini di Joe Bulo. E quindi appunto, è guerra.
Comunque analizziamo l’episodio dall’inizio.
La puntata comincia nella Fargo degli anni ’50, quindi qualche anno prima, con Dodd, ancora bambino che è a un cinema col padre Otto, e qui commette quello che è il suo primo omicidio, infilando un coltello nel cranio di un rivale di suo padre Otto, e come se nulla fosse torna a guardare il film, film che guarda caso parlava ancora di spazio, Luna e alieni.
Si continua inoltre con la vicenda dei Gherardt impegnati nella trattativa con la gang di Kansas.
Floyd propone una collaborazione anziché una cessione, ma quelli di Kansas City iniziano con le minacce. Mike Milligan e i suoi due scagnozzi fanno un’imboscata ad Otto Gherardt, ma decidono di non ucciderlo.
Mike MIlligan che intanto va al letto con la figlia di Dodd, e quando lo scoprirà credo che Dodd, conoscendolo, saprà come ringraziarlo.
Intanto Hanzee, aiutante di Dodd, risolve la questione di Rye riuscendo a risalire all’auto di Ed Blomquist e anche alla sua casa, trovando per sino la fibia di Rye nel camino.
Per inciso, molto bello il monologo riguardante la guerra del Vietnam di Hanzee.
Ma Hanzee non è il solo ad aver scoperto i Blomquist, anche Lou Solverson ha capito tutto.
Egli infatti si recherà a casa dei Blomquist invitandoli a confessare, perché se i Gherardt lo vengono a sapere saranno dolori.
Beh diciamo che ci ha visto lungo il nostro Lou, personaggio che continua a convincermi sempre di più.
Ancora una volta è stata inquadrato il “Wuffle Hut” luogo del delitto, quasi mitizzato, come accaduto con la cantina di Lester Nygaard nella prima stagione.
Tra l’altro non mi sembra un caso che Lou Solverson aprirà proprio un bar quando andrà in pensione.
Piccolo passo indietro, ancora quelle dannate luci nel cielo. Bah non so come ma credo che qualcosa inerente agli alieni salterà fuori molto presto.
Ultimo passo indietro e ultima considerazione. Dove è che Peggy deve andare in campeggio?
Ah Sioux Falls. E qual è il sottotitolo della stagione 2? “L’incidente di Sioux Falls”.

Bene ragazzi la recensione si chiude qui, spero di non avervi annoiato troppo, ci sentiamo in questa settimana con la recensione degli episodi 6 e 7 di Big Bang Theory.

giovedì 29 ottobre 2015

Review: Fargo 2x03 “The Myth of Sisyphus”.




Applausi a scena aperta per Noah Hawley, sceneggiatore della serie.
Oggi ci regala una puntata sensazionale ricchissima di tensione e di intrecci. La trama continua a procedere su tre livelli. Le avventure dei Gerhardt, della coppia Peggy ed Ed e dei due poliziotti Lou Solverson e Hank Larsson.
Ancora una prestazione degna di nota inoltre da parte Bokeem Woddbine (Mike Milligan).
La puntata di oggi si concentra maggiormente su Lou Solverson e le sue indagini. Questo è un personaggio che continua ad intrigarmi sempre di più, è un poliziotto davvero in gamba, così come lo sarà sua figlia Molly. Non si ferma davanti a niente e a nessuno, come testimoniano le due splendide scene che hanno lui come protagonista, prima accerchiato dai Gerhardt poi da Mike Milligan e i suoi due scagnozzi. 
Il finale  è davvero angosciante con la scena in cui Skip Sprang viene asfaltato sotto terra da Dodd Gerhardt. 


Inoltre continua il mistero riguardo agli alieni.
Nella scena in cui Lou parla con un anziano, che appunto fa riferimenti a strane luci gialle che appaiono nel cielo di notte, il mistero si infittisce . Prosegue dunque questo enigma e sono sempre più convinto che si stia parlando di alieni. In merito mi aspetto qualche colpo di scena che capovolga tutto.
Inoltre un appunto sulla colonna sonora anche qui splendida che riesce davvero, insieme ad ambiente, e vestiti e oggetti di scena a calarci in quel tipo di ambientazione, fine anni 70.
Che dire ancora una volta gli sceneggiatori stanno confezionando un capolavoro.
Credo di aver già detto come sarà davvero ardua l’impresa di raggiungere i fasti della prima stagione, questo per un motivo, ho letteralmente amato i personaggi di Lester Nygaard, in cui rivedo molto Peggy, e Lorne Malvo, in cui ovviamente non rivedo nessuno.
Malvo incarnava davvero il Satanas ex machina. Qui non vedo un personaggio tanto pompato, ma forse è un bene, perché davvero tutti mi sembrano più vicini alla realtà.

Un personaggio come Malvo sembra per certi tratti per sino troppo surreale, qui con questi personaggi gli sceneggiatori riescono in pieno a trasmettere la drammaticità della vita umana.
Personaggi come Floyd, Ed, Peggy, Dodd, Mike Milligan e lo stesso Lou sono personaggi assolutamente più comuni, ma sicuramente molto apprezzabili perché estremamente caratterizzati.
Probabilmente la prima cosa che vedo in un film o in un telefilm è la caratterizzazione dei personaggi.
Ecco perché inoltre ho tanto amato Lester Nygaard, un personaggio caratterizzato in modo impeccabile e che inoltre ha un dinamismo e un cambiamento eccezionale.
Beh che altro dire, Fargo mi sta tenendo ancora una volta incollato allo schermo e continuerà a farlo ne sono sicuro.
Non mi resta altro che salutarvi, invitarvi a commentare e scusarmi se non è ancora uscita la recensione delle 9x06 di Big Bang Theory, ma arriverà in poco tempo.
A presto, stay tuned!




domenica 25 ottobre 2015

Review: The Big Bang Theory 9x01-02-03 The Matrimonial Momentum; The Separation Oscillation; The Bachelor Party Corrosion.



 

Ben ritrovati lettori del blog. Ho già recensito gli episodi 4 e 5 della nona stagione di Big Bang Theory, essendo i più recenti, però mi sembra giusto recensire anche i primi 3.
Allora facciamo un piccolo passo indietro su quella che è stata l’ottava stagione.
Penny e Leonard sono sul punto di sposarsi, a Las Vegas e Amy ha scaricato Sheldon.
E’ da qui che riparte la Nona. Penny e Leonard si sono sposati, e neanche il tempo di pronunciare il fatidico sì e ci sono già i primi problemi.
Leonard aveva confessato a Penny che precedentemente aveva baciato una ragazza, mentre era già fidanzato con Penny. Ciò che Lenny non aveva confessato è che però lei lavora ancora con lui.
Quindi la prima notte di nozze Leonard la passa con…. Sheldon.
Sheldon che è stato lasciato definitivamente da Amy per via delle continue pressioni di Shedon.
Alla fine della puntata abbiamo Sheldon e Leonard soli in casa che si ritrovano a parlar male delle donne.
Nel secondo episodio la situazione tra Penny e Leonard sembra complicarsi, entrambi infatti cercano di sabotare la loro relazione perché entrambi non si sentono all’altezza del loro partner.                                                            
I due in fine si confideranno le loro paure e le supereranno, direi definitivamente.
Sheldon nel frattempo continua a comportarsi in modo immaturo, cercando di far arrabbiare Amy registrando una puntata di “Divertiamoci con le bandiere” dove insulterà la sua ex.    



Nel terzo episodio i ragazzi partono per il Messico per celebrare l’addio al celibato di Leonard.
Sheldon restio viene convinto dal fatto che trascorreranno il loro tempo nella casa dello scienziato Richard Feynman e inoltre viaggeranno proprio sul suo camper.
Il viaggio verrà interrotto a causa di una ruota bucata. Intanto Amy convince Penny ad avvisare la sua famiglia che si è sposato, Penny fa altrettanto obbligando Amy ad avvisare sua madre che ha rotto con Sheldon.


                   

Veniamo alle MIE considerazioni. Leggendo quanto scritto sopra la rottura con il passato è evidente. Tanto che se uno non avesse mai visto lo show, e leggesse queste recensione penserebbe a Big Bang Theory come un sitcom normale e classica, stile Friends e How I met your mother, ovvero tutte le trame ruotano attorno alle storie di amore dei protagonisti.
Sì perché è questo che BBT sta diventando, ha perso i suoi elementi di novità.
Ripeto la serie secondo me si regge su Sheldon e Amy. Credi che Sheldon, che regala sempre momenti esilaranti, basti pensare alla scena in cui canta vicino al camper, e Amy d’altro canto è l’unica che può dare scossoni alla trama.
Credo che Lorre abbia fatto questa genere di scelta per non rendere ripetitiva la serie.
Credo come ho detto che il personaggio di Amy al momento sia il più interessante e speriamo che non diventi banale, e marginale. Marginale come lo sono diventati Howard, Raj e Bernadette.
Che dire, vi invito a leggere le review degli episodi 4 e 5 e commentare facendomi sapere, inoltre vi invito a seguire il blog, perché martedì arriverà sicuramente la recensione del sesto episodio.
Stay tuned






venerdì 23 ottobre 2015

#ILVIAGGIODI… Il viaggio di Lester Nygaard.







Salve a tutti lettori del blog, ho da poco recensito i primi due episodi di Fargo Seconda Stagione. Come avrete capito questa è una serie che mi sta molto a cuore.
Sicuramente sulla seconda ci sono delle aspettative, ma esse sono fondate sulla base del lavoro svolto da sceneggiatori, produttori, regia nel corso della prima stagione.
La prima stagione di Fargo è stata semplicemente una delle mie esperienze televisive più coinvolgenti.
La funzione di questo articolo non è quella di recensire la prima stagione di Fargo, quello verrà in seguito, ma quella di analizzare una delle figure che più mi sono piaciute in una serie TV, quella di Lester Nygaard.
Personaggio interpretato in modo perfetto da Martin Freeman, Bilbo Baggins nella trilogia de Lo Hobbit e John Watson in Sherlock.
Martin Freeman è perfetto, così come lo è stato ne Lo Hobbit, nel calarsi in un personaggio insicuro e timido, in un primo momento, e sicuro e audace, in un secondo.






La figura di Lester ci viene presentata con quel dialogo a colazione con la moglie in cui lei sostiene di aver sposato il Nygaard sbagliato.
Infatti Lester è un misero venditore di assicurazioni, poco brillante e di poco successo, a contrario del fratello uomo di grande successo.
A screditare ulteriormente la figura di Lester la scena con Sam Hess, bullo del liceo che picchiava Lester e che continua ancora a farlo. Davanti ai figli per giunta.
Dopo che Lester si rompe il naso e va in ospedale, assistiamo ad una delle scene più belle di sempre in un telefilm. Il dialogo con Lorne Malvo.
Quel dialogo comporta una rottura in Lester, che non ha effetti immediati, ma le parole che Malvo gli dice sono dei semi che poi germogliano con la scena della lavatrice.
La scena della lavatrice, Lester per l’ennesima volta umiliato dalla moglie esige che ella gli chieda scusa, impugnando un martello, e colpendola ripetutamente alla sua ultima provocazione. 

La scena dei fiotti di sangue che schizzano sul poster “what if you’re right and they’re wrong?” è indubbiamente un’ennesima perla di questa serie.  

Qui Lester cambia. Chiama immediatamente Malvo, disperato. In quel momento arriva a casa un poliziotto, che verrà ucciso freddamente da Lorne Malvo.
Da lì in poi Lester avrà un evoluzione simile se non addirittura più profonda di Walter White, ma questo è un parallelismo che affronteremo più avanti.
Lester diventa immediatamente furbo, cattivo,arrogante, sicuro di sé, sfrontato, il suo istinto per la sopravvivenza e per la sopravvivenza in libertà crescerà ad dismisura. 

Significative sono alcune scene.
Quando Lester viene rapito dai due Gangster, dove con l’ingegno riesce a liberarsi dei due che lo volevano seppellire nella neve, riesce a farsi condurre in centrale per scappare dai due gangster.
Importante, molto la scena con la moglie di Hess, defunto. Lester finisce a letto con l’ex moglie dell’uomo che gli ha reso la vita un inferno. Il quadro che cade ha un valore simbolico molto importante, lui che non solo si è liberato di Hess ma che ha preso anche la posizione di dominio.
Una delle scene che reputo più significative è quella in cui Lester riesce ad incastrare il fratello come assassino della moglie, mettendo una pistola nello zaino di suo nipote e delle mutande con la foto della moglie nell’armadio delle armi del fratello.
Lester diventa un’altra persona, apre una sua azienda assicurativa, diventa venditore dell’anno venendo premiato, ed è sul punto di sposarsi.
Ma dove verrà premiato Lester rincontrerà Malvo, e la scena nell’ascensore mi ha fatto venire davvero i brividi. Con Lester che insiste cercando risposte da un uomo col quale non può competere, affrontandolo e colpendolo col suo premio.
Qui Lester scappa.
La scena nella compagnia assicurativa dove manda avanti la sua compagna temendo ci fosse Malvo a tentargli un agguato, come in effetti sarà mostra ancora una volta quanto egli sia diventato spregevole ed egoista.
Infine Lester si salverà dagli attacchi di Malvo. Quando credeva di averla scampata, la polizia ascolterà alcune cassette di Malvo, registrate e avrà le prove per incastrarlo.
Allora Lester fuggendo da essi sui ghiaccia instabili, cadrà e morirà miseramente.
                                

Come abbiamo visto, allora, anche Lester è impregnato dal senso di cambiamento. Questa metamorfosi dei personaggi per la quale impazzisco contamina anche il nostro Nygaard. Devo dire che quella di Lester è una figura che mi ha coinvolto moltissimo, pochi personaggi sono stati caratterizzati meglio di lui. Un personaggio così debole e insicuro che riuscirà ad avere la meglio sul quel Satanas ex machina di Malvo in quanto ad astuzia e malvagità.
Beh spero di avervi anche in minima parte interessati, l’argomento Fargo non lo abbandonerò, assolutamente, anzi sono in arrivo nuovi articoli sulla prima stagione.
Se avete richieste siete pregati di farmelo sapere in un commento, grazie per l’attenzione alla prossima.